Notiziario UICI Firenze – Richiesta Vostra collaborazione per divulgazione questionario

Cari soci,
vi inoltriamo un questionario proposto da studenti di Disegno Industriale del Politecnico di Bari intenti a sviluppare una tesi di laurea con un progetto che pone al centro dell’attenzione gli ausili per le disabilità sensoriali uditive e/o visive.
Il progetto è una tesi triennale universitaria ancora in via di sviluppo. Il tema centrale è la progettazione di ausili indossabili che sfruttano tecnologie per supportare le carenze visive delle persone a cui si rivolge il progetto.
Passate parola a quelli che ritenete siano in grado di compilare il questionario.
Di seguito il link:
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Grazie
La segreteria UICI Firenze
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Ministero della Salute – Coronavirus, nasce numero di aiuto psicologico del Ministero della Salute

Cari soci, vi inoltriamo un articolo del  Giornale della Protezione Civile del 27 Aprile
“Gli incontri telefonici o online, tutti gratuiti, con gli specialisti possono essere di primo o secondo livello, a seconda delle necessità di sostegno degli utenti.
L’emergenza coronavirus sta mettendo a dura prova la tenuta psicologica delle persone alle prese con una situazione inedita nella sua drammaticità̀. Il timore del contagio, le misure di isolamento, tanto indispensabili sul piano sanitario, quanto difficili su quello umano, la solitudine, i lutti, le incertezze economiche: tutti elementi che possono far nascere attacchi di ansia, stress, paure, disagio.
Da oggi, 27 aprile, apre il numero verde di supporto psicologico del Ministero della Salute e della Protezione civile. Al numero verde 800.833.833, dalle 8 alle 24 risponderanno tutti i giorni oltre 2mila professionisti specializzati. Il servizio gratuito, realizzato con il sostegno tecnologico offerto gratuitamente da Tim, ha scelto un numero che rende omaggio alla Legge 23 dicembre 1978, numero 833, che ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale. Il numero sarà raggiungibile anche dall’estero al 02.20228733 e saranno previste modalità di accesso anche per i non udenti.
“È una risposta strutturata ed importante messa in atto accanto a tutti gli sforzi della sanità italiana per fronteggiare al meglio la sfida del Coronavirus – spiega il ministro della Salute, Roberto Speranza –. In questo momento è fondamentale essere vicini alle persone che hanno bisogno di un sostegno emotivo, dare ascolto alle loro fragilità, affrontare insieme le paure”.
Professionisti specializzati, psicologi, psicoterapeuti e psicoanalisti, risponderanno al telefono alle richieste di aiuto. L’iniziativa punta ad affiancare, in questa fase di isolamento sociale, tutti i servizi di assistenza psicologica garantiti dal SSN e organizzato su due livelli di intervento. Il primo livello è di ascolto telefonico e si propone di rispondere al disagio derivante dal Covid-19. L’obiettivo è fornire rassicurazioni e suggerimenti, aiutare ad attenuare l’ansia davanti ad una quotidianità travolta dall’arrivo dell’epidemia e si risolve in un unico colloquio.
Per rispondere all’esigenza di fornire un ascolto più approfondito e prolungato nel tempo, le chiamate saranno indirizzate verso il secondo livello di cui fanno parte, oltre ai servizi sanitari e sociosanitari del SSN, molte società scientifiche in ambito psicologico. Le richieste di aiuto saranno inoltrate dal primo livello anche in base alle loro specificità: ad esempio, psicologia dell’infanzia e dell’adolescenza, dipendenze, psico-oncologia. I professionisti del secondo livello offriranno colloqui di sostegno, ripetuti fino a 4 volte, via telefono oppure on line. L’obiettivo è fornire consultazioni esperte attraverso un ascolto empatico del dolore e dell’angoscia connessa all’emergenza, favorendo così l’attivazione di un processo di elaborazione dell’evento traumatico. Tutto ciò consente a chi chiede aiuto l’acquisizione di competenze emotive e cognitive utili per affrontare anche il post-emergenza.
Il servizio coordinato dal Ministero della Salute, dalla dottoressa Mariella Mainolfi, con il supporto tecnico della dottoressa Maria Assunta Giannini, vede la partecipazione di diverse associazioni e società scientifiche di area psicologica. Del primo livello fanno parte più di 500 psicologi dell’emergenza afferenti alle Associazioni del Volontariato della Protezione Civile: Federazione Psicologi per i Popoli, la Società Italiana di Psicologia dell’Emergenza, il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, il Centro Alfredo Rampi.
Al secondo livello partecipano oltre 1500 psicoterapeuti volontari delle seguenti società scientifiche iscritte nell’elenco del Ministero (D.M. 2 agosto 2017) e facenti parte della Consulta CNOP: l’Associazione Italiana di Psicologia (AIP), l’Associazione Italiana Psicologia Psicoanalitica (AIPA), la Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia (FIAP), Soci Italiani European Federation for Psychoanalytic Psychotherapy (SIEFPP), Società Italiana di Psico-oncologia (SIPO), la Società Italiana di Psicologia Pediatrica (S.I.P.Ped), la Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva (SITCC), la Società Italiana Tossicodipendenze (SITD) e la Società Psicoanalitica Italiana (SPI).
“Il volontariato di protezione civile è uno dei pilastri su cui da sempre si fonda il nostro Servizio Nazionale. Nel corso degli anni il Dipartimento ha puntato molto sulla formazione e siamo orgogliosi di poter contare sul lavoro di oltre 800mila uomini e donne preparate a fronteggiare sfide diverse e sempre impegnative. A partire da oggi, oltre alle tante attività che hanno visto al lavoro i nostri volontari nella lotta al Covid-19, saremo impegnati con le associazioni specializzate in psicologia dell’emergenza nel supporto al servizio d’ascolto psicologico. Ancora una volta i volontari di protezione civile hanno messo a servizio del Paese la loro grande passione e professionalità” spiega Angelo Borrelli, Capo Dipartimento Protezione Civile”
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Notiziario UICI Firenze – Regione Toscana-Percorsi sanitari rivolti alle persone con disabilità

Indicazioni per la gestione dei percorsi sanitari rivolti alle persone con disabilità relative al periodo di emergenza sanitaria COVID-19
Contesto attuale – A livello nazionale, regionale e locale sono definte ed aggiornate le misure clinico-organizzative necessarie al contenimento e alla gestione dell’emergenza da COVID-19. In questo scenario un’attenzione particolare deve esere rivolta alle persone con bisogni speciali per i quali è fondamentale mantenere e salvaguardare la salute sia fisica che mentale e ridurre al contempo il rischio di infezione. Le persone con bisogni speciali possonoammalarsi, come tutte le altre, di Covid-19 e necessitare di assistenza sanitaria. Molti di essi possono avere caratteristiche bio-psico-sociali che possono influire negativamente sulle loro opportunità di prevenzione e cura e questo li rende soggetti particolarmente vulnerabili. In particolare la maggior parte delle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo presenta bisogni nell’area della comunicazione, delle autonomie ed in buona parte sono presenti bisogni di sostegno di tipo comportamentale e medico, anche di natura non ordinaria. Per le persone che presentano una diagnosi di disabilità e/o non sono collaboranti e/o non sono autosufficienti, la messa in atto delle misure di isolamento e il ricovero in strutture sanitarie può essere complessa ed inoltre va considerato l’impatto derivante dalla difficoltà a mantenere le consuete attività di vita e a prevenire la comparsa di emergenze comportamentali. Le persone con disabilità intellettive vivono, al pari delle altre, l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ed al pari delle altre possono sviluppare preoccupazione, stress, ansia. Come le altre persone, hanno diritto a veder tutelata la propria salute ed il proprio benessere psicofisico nel miglior modo possibile. Allo stesso tempo le misure di contenimento sociale, comprese quelle relative alle attività delle strutture e servizi di riferimento possono determinare modifiche nel supporto di cui dispongono quotidianamente e anche questo può contribuire al carico, allo stress ed alla fatica delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
1. Tutela della salute per le persone con disabilità – Le strutture, i servizi territoriali e le associazioni individuano modalità alternative per continuare a rispondere al bisogno di assistenza delle prsone con disabilità e di ascolto e orientamento delle famiglie utilizzando preferibilmente strumenti di telecomunicazione. Tali attività si integrano con quei servizi territoriali per la non autosufficienza in grado di garantire l’attività di front office telefonico necessaria per la continuità assistenziale dei pazienti in carico o per intervenire nei casi di emergenza clinica o sociale.
2. Comunicazione e informazione adeguata – E’ necessario fornire messaggi accessibili e utilizzare forme di comunicazione adeguate alle caratteristiche delle singole persone con disabilità (sensoriali, intellettive, comunicative e psicosociali). Devono essere garantite informazioni corrette ed aggiornate in merito al Covid-19 ed alla emergenza sanitaria in corso, comprese quelle relative alla prevenzione ed alle norme igienico-sanitarie da mettere in atto, anche da parte delle delle persone con disabilità intellettiva, nei modi e nelle forme possibili.
3. Accessi in emergenza ospedaliera – Se il paziente con disabilità presenta necessità di accesso presso il Pronto Soccorso (PS) è raccomandata l’individuazione di soluzioni organizzative che consentano, nei casi in cui è possibile, la presenza del caregiver nel periodo di permanenza all’interno del PS, ferme restando le vigenti disposizioni in materia di sicurezza sanitaria e di distanziamento sociale per il contenimento della diffusione dell’infezione da COVID-19.
4. Ricovero ospedaliero – Come indicato nel “Rapporto ISS COVID-19 n. 8/2020 del 30 marzo 2020″, nel caso in cui si renda necessaria l’ospedalizzazione della persona disabile è raccomandato che essa venga indirizzata, ove possibile, verso strutture ospedaliere in cui sono stati precedentemente attivati percorsi di accoglienza specifici per le persone con disabilità. Nel corso del ricovero, particolare attenzione andrà dedicata sia alle modalità di comunicazione con la persona disabile, sia all’individuazione di soluzioni organizzative che consentano, ove possibile, accesso e permanenza ai luoghi di cura del caregiver, nel rispetto delle misure di protezione e di distanziamento sociale. In caso di dimissione dall’ospedale che necessita di continuità assistenziale sul territorio fare riferimento alle linee di indirizzo regionali per la gestione del percorso COVID-19 in ambito territoriale.
5 – Accesso alle prestazioni ambulatoriali – Fermo restando la necessità di contenere quanto possibile l’accesso non indispensabile alle strutture sanitarie, si raccomanda l’effettuazione di triage telefonico da parte dello specialista di riferimento con la persona o il caregiver nei casi in cui sia richiesta una visita o una prestazione diagnostica indifferibile. Tutte le visite che non richiedono un esame obiettivo devono essere effettuate con modalità di televisita o teleconsulto documentandole in cartelle clinica e registrandole negli specifici flussi informativi come indicato dalla DGR n.464/2020. Nei casi in cui, a giudizio medico, non è possibile rinviare l’effettuazione di una prestazione ambulatoriale è necessario contattare il facilitatore PASS della struttura pubblica di riferimento preposta alla cura e assistenza delle persone con disabilità per l’organizzazione dell’accesso, tenendo conto delle cautele previste per l’epidemia COVID-19.
6. Assistenza domiciliare di soggetti affetti o sospetti da CoViD-19 – Per quanto riguarda l’assistenza per la gestione domiciliare a favore di pazienti affetti o sospetti da CoViD-19 si fa riferimento alle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) introdotte con le Linee di indirizzo per la gestione del percorso COVID-19 in ambito territoriale. Nel caso in cui si rendano necessarie misure di isolamento della persona disabile è preferibile, ove possibile, il mantenimento nel proprio contesto usuale, assicurando una adeguata formazione di un familiare/caregiver sulle modalità di protezione da adottare e sull’utilizzo dei dispositivi individuali. Numero Verde di Riferimento Regionale – La Regione Toscana mette a disposizione il numero verde 800 556060 attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 per rispondere alle richieste degli utenti in merito a ultime ordinanze nazionali e regionali o atti utili in ambito di disabilità nel periodo dell’emergenza.
Programma PASS – Il programma PASS (Percorsi Assistenziali per i Soggetti con bisogni Speciali) per le prestazioni sanitarie ambulatoriali rivolte a persone con disabilità complesse (app.mailvox.it/nl/pvnmc4/huxe4h/hvan72u/uf/2/aHR0cDovL3d3dy50b3NjYW5hYWNjZXNzaWJpbGUuaXQvcGFzcw?_d=53Q&_c=0fa5b468) resta attivo per le prestazioni indifferibili. Per informazioni pass@regione.toscana.it Nurse Coach – Si istituisce la figura di Nurse Coach con coordinamento regionale finalizzato all’informazione ed orientamento nell’ambito dei percorsi sanitari per le persone con disabilità. L’attivazione del servizio avviene attraverso il numero verde di ascolto regionale (PASS) di responsabilità di indirizzi ed è in grado di rispondere e indirizzare l’utente in ambito di percorsi sanitari, a dare consigli specifici e a mantenere un follow up a distanza. Il Nurse Coach risponderà ai bisogni degli utenti e attiverà, se necessario e sulla base di eventuali pregressi percorsi, gli ospedali dove sono presenti i facilitatori PASS per garantire un follow up mirato a distanza. Note: 1. Per quanto non indicato nelle presente documento si rinvia espressamente agli ulteriori atti, provvedimenti, linee guida, o altri documenti tecnici adottati da Regione Toscana in materia di emergenza sanitaria da Covid-19 2. Le presenti indicazioni sono da intendersi riferite alla situazione emergenziale e potranno subire variazioni con l’evolversi della situazione epidemiologica a livello regionale e locale.
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Notiziario UICI Firenze – Orario Uffici UICI Firenze

Cari soci,
i nostri uffici prevedono al momento, fino a nuova disposizione, la presenza di un dipendente nei giorni di:
lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9 alle ore 13.
L’attività della sezione è comunque presidiata in tutti gli altri orari contattando il numero dell’ufficio 055-580319 dove troverete sempre una risposta alle vostre richieste e necessità.
Cordiali saluti
La segreteria UICI Firenze
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Notiziario UICI Firenze – Diretta Facebook, canale Ministero dell’Istruzione, Tiflodidattica a distanza

Care amiche e cari amici,
dopo aver ospitato ai microfoni di SlashRadio la Ministra Lucia Azzolina, una nuova iniziativa pubblica del Coordinamento dei Centri di Consulenza Tiflodidattica, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione:
*Venerdì 24 Aprile, ore 16.00*
 *sul canale Facebook “MI social” del Ministero dell’Istruzione *
i nostri Tiflologi presenteranno alcune esperienze di didattica a distanza realizzate insieme ai ragazzi ciechi, ipovedenti e con disabilità aggiuntive.
      Un’occasione importante per dare voce e spazio alle attività dei Tiflologi e al lavoro dei nostri ragazzi che ha già incontrato l’interesse degli esperti ministeriali.
      Per seguire la diretta,
collegarsi alla pagina Facebook del Ministero dell’Istruzione “MI Social”.
      La nostra SlashRadio e la pagina della Presidenza Nazionale condivideranno la diretta Facebook.
      Vi aspettiamo numerosi e interessati, come sempre.
 
*      Mario Barbuto* – Presidente Nazionale
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