Notiziario UICI Firenze – Sabato 2 Dicembre – “L’Arte è il tempo dei sensi” La scoperta multisensoriale dell’archeologia del MAF

Sabato 2 dicembre 2023 al Museo Archeologico di Firenze in P.za della Santissima Annunziata 9 B
“L’ARTE E IL TEMPO DEI SENSI” LA SCOPERTA MULTISENSORIALE DELL’ARCHEOLOGIA DEL MAF.
L’appuntamento di sabato 2 dicembre 2023 al MAF avrà come tema:
“Simboli della regalità e del potere nell’antico Egitto” A cura dei Servizi Educativi e Didattici Museali verrà realizzata una visita guidata tattile, riservata al pubblico con disabilità visive, volta a “esplorare” alcune delle sculture lapidee originali esposte nella sezione ‘Museo Egizio’ del museo Archeologico Nazionale di Firenze, che esemplificano, nei dettagli dell’iconografia rappresentata, i connotati del potere faraonico e di ruoli di prestigio. La visita guidata, per gruppi di max. 6-7 persone non vedenti o ipovedenti, con accompagnatori, avrà durata di ca. 1 ora e 30’ e verrà svolta nei seguenti orari: ore 09.15 e 11.30; (con prenotazione obbligatoria da effettuarsi contattando l’UICI di Firenze inviando un messaggio per posta elettronica all’indirizzo uicfi@uici.it indicando la fascia oraria preferita). L’itinerario di visita si articolerà su due piani del Museo attraverso l’uso dell’ascensore. Sarà possibile effettuare l’esplorazione tattile con le mani prive di protezioni. Guanti anallergici in nitrile, tuttavia, verranno in ogni caso resi disponibili per eventuali esigenze personali del pubblico in visita. Si rammenta, infine, che l’attuale normativa dispone l’ingresso gratuito ai monumenti, musei, gallerie, scavi di antichità… a beneficio dei disabili e di un loro familiare o altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza ai servizi di assistenza socio-sanitaria.
“Simboli della regalità e del potere nell’antico Egitto” Il Museo Archeologico Nazionale di Firenze annuncia il terzo incontro di una “classe” di appuntamenti che vengono realizzati all’insegna di una valorizzazione multisensoriale della fruizione museale e dell’Archeologia. L’idea e il principio ispiratore dell’iniziativa che verrà declinata al MAF, vuole distinguersi dal progetto di un generico ingresso improntato meramente all’eccezionale e rara possibilità offerta di far toccare quanto più possibile opere e reperti in un museo, offrendo invece un evento culturalmente connotato dalla dignità di un tema archeologico fatto aderire, di volta in volta, alla variegata realtà del Patrimonio Archeologico del MAF, così prodigo di risorse storico-artistiche da poter valorizzare. “L’ARTE E IL TEMPO DEI SENSI” è dunque il “brand” identificativo di una “classe” di eventi al Museo: giocando sull’ambivalenza semantica, ci ricorda i due principali connotati che vivificano la disciplina archeologica e, al contempo, vuole suggerire ai visitatori, disabili e non, il valore della fruizione d’arte e della memoria e ri-scoperta di una dimensione identitaria e culturale, individuale e collettiva, affidata ai Sensi e al recupero di quello che, in semplicità, è appunto il valore etimologico di estetica. Un Valore della fruizione che possa divenire per tutti, di conseguenza, questo è l’augurio, una personale necessità di fruizione, in qualità di intimo momento di benessere e di spazio dedicato a se stessi e alle persone a cui teniamo, orientato alla rivelazione e all’ascolto dei propri sensi ed emozioni. Il museo acquista così un ruolo ulteriormente nobilitato: non più “solo” splendido contenitore di opere d’arte e di memoria, ma anche Istituzione formativa e luogo ed occasione d’incontro con Persone ed Opere, attivando e sostanziando, in tal modo, il gesto e l’abitudine di una scoperta condivisa. Il tutto avviene nella considerazione valoriale ed inconsueta di come l’esplorazione di un’opera artistica e, con essa, l’osservazione e la scoperta di se stessi e di altri spettatori in tale atto, possa generare, a sua volta, nuova arte e creazione. Ciò può avvenire, per l’individuo, anche semplicemente in forma di intima conquista, arricchimento e crescita che, il più delle volte, scaturisce inconsapevolmente da un incontro, a beneficio di un miglioramento della qualità della propria vita e come preziosa risorsa utopica e progettuale con cui affrontarla.
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