Notiziario UICI Firenze – Richiesta Manifestazione di interesse – Lab CollettivO.SCENA

Care socie e cari soci,
vi inoltriamo qui di seguito una descrizione della proposta di laboratorio proveniente dal Lab Collettivo.Scena. Le persone interessate a partecipare possono inviare un messaggio di posta elettronica all’indirizzo uicfi@uici.it:
“Il laboratorio vuole essere una prima opportunità di incontro tra le due comunità, un momento di scambio e cura in cui mettiamo a disposizione le nostre conoscenze del corpo in movimento a favore di un arricchimento umano ed esperienziale. É aperto a tutti i livelli, non sono necessarie capacità di movimento specifiche e l’età richiesta è dai 16 in su. Sarà condotto da Chiara Andreoni, autrice della ricerca “Be blind” e Alice Covili, collega ed esperta in DanzaMovimentoTerapia, insieme all’aiuto delle colleghe del CollettivO.SCENA. Il laboratorio si aprirà con un momento di accoglienza e conoscenza del gruppo in cerchio al fine di creare un ambiente sicuro in cui esprimersi ed esplorare liberamente. Inizieremo con un momento di riscaldamento in preparazione della giornata di laboratorio attraverso l’attivazione delle articolazioni e della massa muscolare.
Per questo primo incontro vorremmo concentrarci su due esplorazioni: Spazio e Fiducia, due dei temi su cui si basa il progetto coreografico “be blind”. 
Spazio: L’esplorazione dello spazio inizia dal pavimento attraverso le mani che attivandosi e ricercando nuovi appoggi e appigli permettono anche al resto del corpo di muoversi ed anche alzarsi in piedi. Lentamente, i partecipanti iniziano a camminare e muoversi nello spazio e, protetti da un occhio esterno, iniziano la propria ricerca. Inevitabilmente durante il percorso incontreranno le altre persone attraverso il tocco, prima modalità con cui relazionarsi e conoscere.
Fiducia: Dopo questi incontri si creeranno delle coppie formate da una danzatrice e un non-vedente o ipovedente e sarà così l’inizio del secondo tema di esplorazione della giornata.
Il non vedente tocca la danzatrice in una parte del corpo (come ad esempio il braccio) e, a partire da questo contatto, la danzatrice si muove guidando il movimento, il non vedente seguirà facendosi trasportare. Questo si evolve in un momento in cui il non vedente viene portato dalla danzatrice nello spazio guidandolo dalle mani o altre parti del corpo; in una fase finale il non vedente viene lasciato da solo e, in memoria della presenza del tocco della danzatrice, continua con un’esperienza di movimento. La danzatrice, osservando, lo protegge da eventuali scontri”
Cordiali saluti
La segreteria UICI Firenze
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