Notiziario UICI Firenze – Lunedì 21 Febbraio 2022 – Chiusura pomeridiana ufficio

Cari soci,
in occasione della XV Giornata Nazionale del Braille che verrà celebrata a Firenze presso il Museo Galileo, gli uffici della sezione saranno chiusi al pubblico lunedì 21 febbraio 2022 dalle ore 14,00 alle ore 17,30.
Vi inoltriamo nuovamente la comunicazione relativa all’iniziativa.
Cordiali saluti
La segreteria UICI Firenze
“Cari soci,
in occasione della Giornata Nazionale del Braille, il Museo Galileo, in collaborazione con il Consiglio Regionale dell’Unione, la nostra sezione territoriale e l’Istituto Politecnico di Torino, organizza lunedì 21 febbraio alle ore 15 presso la propria sede di Piazza dei Giudici 1 un incontro sul tema “Cibo, Gusto e Chimica”.
Le persone interessate a partecipare possono prenotarsi contattando la segreteria al numero 055-580319 o inviando un messaggio di posta elettronica  all’indirizzo: uicfi@uici.it [1] 
Qui di seguito una breve presentazione dell’iniziativa
Cordiali saluti
La segreteria UICI Firenze
*CHIACCHIERATA AL MUSEO GALILEO CON LA PROFESSORESSA EMMA ANGELINI SU CIBO, GUSTO, CHIMICA *
Il sapore e l’aroma fanno parte dei caratteri organolettici del cibo, da sempre parte integrante del sistema alimentazione, in quanto ci portano a scegliere un alimento piuttosto che un altro e possono influenzare il nostro umore ed avere un impatto positivo sulla sfera emozionale e sociale.
Gli alimenti esplicano cinque funzioni fondamentali:
1) nutrizionale – l’alimento deve fornire energia e sostanza necessarie alla vita; 2) soddisfazione sensoriale – l’alimento deve invogliarci ad assumerlo nella dose adeguata, contiene molecole che il nostro cervello riconosce come sapori ed aromi; la percezione sensoriale è un processo complesso che va dalla conoscenza strutturale delle molecole implicate nella sensazione alle loro interazioni con i rispettivi ricettori fino alla trasmissione al cervello con gli impulsi nervosi; il ruolo delle spezie nel conferire un determinato sapore/aroma agli alimenti è noto fin dalle civiltà pre-colombiane ed assieme a sale e pepe sono state utilizzate anche per mascherare gusti anomali o conservare i cibi; le trasformazioni chimiche che avvengono durante la cottura possono essere responsabili di effetti positivi o negativi sul gusto e sulla salute, durante la cottura infatti si possono sviluppare aromi gradevoli come quelli dovuti alle molecole del fritto, come il profumo del pane appena sfornato legato ai prodotti della reazione di Maillard; alcuni aromi si possono alterare durante la cottura come il basilico; 3) impatto sulla salute – si fa un uso pubblicitario spesso esagerato o non provato scientificamente; il gusto amaro è stato nei secoli sinonimo di sostanza nociva ed usato come deterrente nell’assunzione del cibo; il dolce al contrario è sinonimo di buono, nelle dosi consigliate; anche l’odore è l’indicatore di alimento alterato; a proposito si segnalano le due ammine come la putrescina e la cadaverina che segnalano la presenza di un pesce non fresco; 4) aspetti emozionali – il piacere della convivialità; 5) consapevolezza – il pubblico è sempre più attento a quello che mangia e desidera essere informato sulla composizione degli alimenti e sulla loro sicurezza.
Il cibo fa parte integrante della cultura di un popolo e ne determina la qualità della vita.
Si passerà dalla colazione alla cena attraverso un intreccio di molecole, storia, fisiologia ed aneddoti.
Per il riconoscimento dei sapori sono specializzate le diverse parti della superficie linguale; il sapore acido stimola specifici recettori situati nella parte basale (posteriore) della lingua; il sapore salato viene recepito nella parte laterale ed apicale (punta) della lingua; il sapore dolce sensibilizza la parte apicale dell’organo. Accanto a questi quattro sapori universali, ne è stato recentemente introdotto un quinto, detto umami
Sperimentare come la percezione del gusto varia a seconda del contesto è un’esperienza quotidiana, ad esempio l’aggiunta di zucchero al succo di limone maschera il gusto acido.
Fondamentale è il ruolo dell’olfatto, il nostro senso chimico a distanza, che permette di ottenere informazioni relative alla presenza di molecole volatili. Benché si reputi l’olfatto umano capace di discriminare circa 10 000 odori differenti, spesso questo senso è considerato il meno sviluppato nella nostra specie ed effettivamente molti animali riescono a superarci con le loro capacità olfattive.”
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