Oggetto: Lettera aperta del Presidente nazionale
Ai soci, dirigenti, presidenti, dipendenti, collaboratori, volontari e loro famiglie
Care tutte e cari tutti,
Parlo a voi con il cuore e con la mente, in un momento nel quale, credetemi, la responsabilità e la solitudine del Presidente si avvertono nel mio animo come non mai.
Eppure, vi prego ancora di credermi, tante persone mi sono accanto, mi incoraggiano e mi sostengono minuto dopo minuto in questi giorni con la parola, la vicinanza e l’azione, a partire dalla nostra vicepresidente, affidabile e operativa come sempre.
Ho deciso, in piena libertà e totale serenità di coscienza, di offrire il mio nome per una candidatura alle prossime elezioni politiche nazionali che avranno luogo il 25 settembre.
L’ho deciso dopo lunga e meditata riflessione nel corso della quale ho attraversato notti insonni e giornate inquiete, travagliato dal pensiero di dover scegliere il meglio per la nostra Unione e per il suo Presidente.
La nostra Unione può e deve già comunque andare fiera di quanto ha saputo costruire in questi anni nel solco della sua vivida tradizione storica, trovandosi oggi al centro di una attenzione politica alta, perfino in questi giorni convulsi per il Paese; perfino dinanzi al netto calo dei parlamentari della Repubblica che ha determinato un drastico taglio dei posti disponibili, ma non ha certo ridotto le pretese e le aspirazioni di tanti.
Ho preso questa decisione straordinaria perché sono convinto da molto tempo, sulla base di una esperienza personale lunga, di come sia straordinariamente necessario portare la voce diretta della disabilità nelle aule del Parlamento nazionale, nella speranza che possano finalmente risuonare alte e continue, in quelle sedi, le necessità, le sofferenze, le aspettative di milioni di persone e di famiglie troppo spesso dimenticate nelle leggi e nei provvedimenti, ma soprattutto nei cuori e nei pensieri di chi governa e decide.
La mia serenità, pur nella piena valutazione delle insidie in agguato, è supportata dalla convinzione che non si debba lasciare nulla di intentato per raggiungere l’obiettivo di dare maggiore visibilità alle nostre tematiche ed è rafforzata dalla certezza di avere al fianco una compagine dirigente forte e capace; un corpo associativo compatto, determinato e unito che sosterrà il mio impegno, ma soprattutto continuerà a rendere credibile e autorevole la nostra Unione con il lavoro e la dedizione di tutti.
Fino al 26 settembre prossimo, pur in assenza di specifiche prescrizioni regolamentari, dal momento in cui verrà legalizzata la mia candidatura, ritengo opportuno autosospendermi dalle mie funzioni di Presidente, lasciando nelle mani più che affidabili della Direzione e della nostra vicepresidente l’onere e la responsabilità di adempiere ai doveri presidenziali in mia assenza, così come prevedono le nostre regole associative interne.
Il risultato della vicenda elettorale che ci accingiamo a vivere, con l’auspicio che sia positivo e vincente, ci saprà indicare poi, eventualmente, la via più giusta per le scelte susseguenti e conseguenti.
Ho accolto l’invito personale alla candidatura rivoltomi da Matteo Salvini, uomo e politico che per la disabilità si è speso da sempre, anche in tempi e modi assolutamente non sospetti. Al suo impulso si deve la legge che rende ufficiale la Lingua Italiana dei Segni, senza dimenticare il suo apporto decisivo per il riconoscimento del nostro progetto biennale “l’Unione digitale” a valere per gli anni 2022-2023, così come tante altre iniziative e presenze di grande significato che si sono susseguite negli anni.
Care e cari, se potete e se vorrete, in assoluta libertà di coscienza, date il vostro sostegno personale a questo Presidente e a quest’uomo, ma soprattutto vi domando di rimanere accanto alla Direzione nazionale e alla vicepresidente la quale è chiamata a reggere un fardello molto gravoso nelle prossime settimane, nonché ai dirigenti associativi a ogni livello, in un momento straordinario e decisivo della vita nazionale, dove le nostre tematiche potrebbero trovare finalmente maggiore spazio e più attento ascolto proprio là dove le decisioni diventano norme.
Un grande e affettuoso abbraccio a tutte e a tutti. Io camminerò sempre accanto a voi, con l’Unione nel mio cuore.
Mario Barbuto – Presidente Nazionale
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Ai soci, dirigenti, presidenti, dipendenti, collaboratori, volontari e loro famiglie
Care tutte e cari tutti,
Parlo a voi con il cuore e con la mente, in un momento nel quale, credetemi, la responsabilità e la solitudine del Presidente si avvertono nel mio animo come non mai.
Eppure, vi prego ancora di credermi, tante persone mi sono accanto, mi incoraggiano e mi sostengono minuto dopo minuto in questi giorni con la parola, la vicinanza e l’azione, a partire dalla nostra vicepresidente, affidabile e operativa come sempre.
Ho deciso, in piena libertà e totale serenità di coscienza, di offrire il mio nome per una candidatura alle prossime elezioni politiche nazionali che avranno luogo il 25 settembre.
L’ho deciso dopo lunga e meditata riflessione nel corso della quale ho attraversato notti insonni e giornate inquiete, travagliato dal pensiero di dover scegliere il meglio per la nostra Unione e per il suo Presidente.
La nostra Unione può e deve già comunque andare fiera di quanto ha saputo costruire in questi anni nel solco della sua vivida tradizione storica, trovandosi oggi al centro di una attenzione politica alta, perfino in questi giorni convulsi per il Paese; perfino dinanzi al netto calo dei parlamentari della Repubblica che ha determinato un drastico taglio dei posti disponibili, ma non ha certo ridotto le pretese e le aspirazioni di tanti.
Ho preso questa decisione straordinaria perché sono convinto da molto tempo, sulla base di una esperienza personale lunga, di come sia straordinariamente necessario portare la voce diretta della disabilità nelle aule del Parlamento nazionale, nella speranza che possano finalmente risuonare alte e continue, in quelle sedi, le necessità, le sofferenze, le aspettative di milioni di persone e di famiglie troppo spesso dimenticate nelle leggi e nei provvedimenti, ma soprattutto nei cuori e nei pensieri di chi governa e decide.
La mia serenità, pur nella piena valutazione delle insidie in agguato, è supportata dalla convinzione che non si debba lasciare nulla di intentato per raggiungere l’obiettivo di dare maggiore visibilità alle nostre tematiche ed è rafforzata dalla certezza di avere al fianco una compagine dirigente forte e capace; un corpo associativo compatto, determinato e unito che sosterrà il mio impegno, ma soprattutto continuerà a rendere credibile e autorevole la nostra Unione con il lavoro e la dedizione di tutti.
Fino al 26 settembre prossimo, pur in assenza di specifiche prescrizioni regolamentari, dal momento in cui verrà legalizzata la mia candidatura, ritengo opportuno autosospendermi dalle mie funzioni di Presidente, lasciando nelle mani più che affidabili della Direzione e della nostra vicepresidente l’onere e la responsabilità di adempiere ai doveri presidenziali in mia assenza, così come prevedono le nostre regole associative interne.
Il risultato della vicenda elettorale che ci accingiamo a vivere, con l’auspicio che sia positivo e vincente, ci saprà indicare poi, eventualmente, la via più giusta per le scelte susseguenti e conseguenti.
Ho accolto l’invito personale alla candidatura rivoltomi da Matteo Salvini, uomo e politico che per la disabilità si è speso da sempre, anche in tempi e modi assolutamente non sospetti. Al suo impulso si deve la legge che rende ufficiale la Lingua Italiana dei Segni, senza dimenticare il suo apporto decisivo per il riconoscimento del nostro progetto biennale “l’Unione digitale” a valere per gli anni 2022-2023, così come tante altre iniziative e presenze di grande significato che si sono susseguite negli anni.
Care e cari, se potete e se vorrete, in assoluta libertà di coscienza, date il vostro sostegno personale a questo Presidente e a quest’uomo, ma soprattutto vi domando di rimanere accanto alla Direzione nazionale e alla vicepresidente la quale è chiamata a reggere un fardello molto gravoso nelle prossime settimane, nonché ai dirigenti associativi a ogni livello, in un momento straordinario e decisivo della vita nazionale, dove le nostre tematiche potrebbero trovare finalmente maggiore spazio e più attento ascolto proprio là dove le decisioni diventano norme.
Un grande e affettuoso abbraccio a tutte e a tutti. Io camminerò sempre accanto a voi, con l’Unione nel mio cuore.
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