Notiziario UICI Firenze – Circolo “Baragli” – Inaugurazione stagione 2023-2024 – Sabato 30 Settembre ore 16

Cari soci, anche quest’estate se n’è andata con i suoi eccessi e con i suoi bei momenti da conservare perchè ci aiutino ad affrontare l’inverno. Ed anche il Circolo riparte, con il suo nuovo consiglio ma comunque nel segno di una certa continuità. /*Sabato 30 settembre alle ore 16* /abbiamo pensato di dare inizio alla stagione 23/24. Ci scambieremo un saluto, vi parleremo di ciò che vorremmo proporvi e voi ci proporrete a vostra volta le vostre idee e desideri riguardo alle attività del Circolo; mangeremo qualcosa insieme per merenda e… Canteremo, se ne avrete voglia, accompagnati dal nostro pianoforte. A questo proposito, fate qualche vocalizzo prima di venire, perchè tutti insieme possiamo cantare le canzoni delle quali vi proponiamo i testi qui di seguito
Vi aspettiamo numerosi. Il consiglio del Circolo Gino Baragli
Quella carezza della sera
Quando tornava mio padre sentivo le voci Dimenticavo i miei giochi e correvo lì Mi nascondevo nell’ombra del grande giardino E lo sfidavo a cercarmi, io sono qui Poi mi mettevano a letto finita la cena Lei mi spegneva la luce ed andava via Io rimanevo da solo ed avevo paura Ma non chiedevo a nessuno, rimani un po’ Non so più il sapore che ha Quella speranza che sentivo nascere in me Non so più se mi manca di più Quella carezza della sera o quella voglia di avventura Voglia di andare via di là Quelle giornate d’autunno sembravano eterne (Io chiedevo a mia madre dov’eri tu) Quando chiedevo a mia madre dov’eri tu (Che cos’era quell’ombra negli occhi suoi) Io non capivo cos’era quell’ombra negli occhi (Rimanevo a pensare che mi manchi) E rimanevo a pensare, mi manchi tu Non so più il sapore che ha Quella speranza che sentivo nascere in me Non so più se mi manca di più Quella carezza della sera o quella voglia di avventura Voglia di andare via Non so più il sapore che ha Quella speranza che sentivo nascere in me Non so più se mi manca di più Quella carezza della sera o quella voglia di avventura Voglia di andare via di là
Samarcanda
Ridere, ridere, ridere ancora, Ora la guerra paura non fa, brucian le divise dentro il fuoco la sera, brucia nella gola vino a sazietà, musica di tamburelli fino all’aurora, il soldato che tutta la notte ballò vide tra la folla quella nera signora, vide che cercava lui e si spaventò. “Salvami, salvami, grande sovrano, fammi fuggire, fuggire di qua, alla parata lei mi stava vicino, e mi guardava con malignità” “Dategli, dategli un animale, figlio del lampo, degno di un re, presto, più presto perché possa scappare, dategli la bestia più veloce che c’è “corri cavallo, corri ti prego fino a Samarcanda io ti guiderò, non ti fermare, vola ti prego corri come il vento che mi salverò oh oh cavallo, oh, oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh, cavallo, oh oh Fiumi poi campi, poi l’alba era viola, bianche le torri che infine toccò, ma c’era tra la folla quella nera signora stanco di fuggire la sua testa chinò: “Eri fra la gente nella capitale, so che mi guardavi con malignità, son scappato in mezzo ai grilli e alle cicale, son scappato via ma ti ritrovo qua!” “Sbagli, t’inganni, ti sbagli soldato io non ti guardavo con malignità, era solamente uno sguardo stupito, cosa ci facevi l’altro ieri là? T’aspettavo qui per oggi a Samarcanda eri lontanissimo due giorni fa, ho temuto che per ascoltar la banda non facessi in tempo ad arrivare qua. Non è poi così lontana Samarcanda, corri cavallo, corri di là… ho cantato insieme a te tutta la notte corri come il vento che ci arriverà oh oh cavallo, oh, oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh cavallo oh oh
Notte di mezza estate
Notte di mezza estate Feste improvvisate Diavoli alle chitarre Angeli sotto le stelle Sogno di mezza estate Beati o voi che entrate Nel girone degli innamoramenti Miracoli e tradimenti Forse è l’estate o forse è pazzia Ma so che stanotte ti porterò via Perché c’è nell’aria, c’è stasera C’è qualcosa che non sai cos’è Ma sai che c’è nell’aria e c’è stasera C’è qualcosa di speciale in questo cielo blu Dipinto di blues Notte di mezza estate Coppie scomunicate Diavoli sulla cresta dell’onda Angeli sull’altra sponda Forse è l’estate o forse è pazzia Ma so che stanotte diventerai mia Perché c’è nell’aria, c’è stasera C’è qualcosa che non sai cos’è Ma sai che c’è nell’aria e c’è stasera C’è qualcosa di speciale in questo cielo blu Batti, batti le mani Tira fuori la lingua Sbatti i piedi per terra Batti, batti le mani Tira fuori la lingua Sbatti i piedi per terra Batti, batti le mani Tira fuori la lingua Sbatti i piedi per terra C’è nell’aria, c’è stasera C’è qualcosa che non sai cos’è Ma sai che c’è nell’aria e c’è stasera C’è qualcosa di speciale in questo cielo blu Dipinto di blues Blu, dipinto di blues
Quello che le donne non dicono
Ci fanno compagnia certe lettera d’amore Parole che restano con noi E non andiamo via Ma nascondiamo del dolore Che scivola, lo sentiremo poi Abbiamo troppa fantasia, e se diciamo una bugia È una mancata verità che prima o poi succederà Cambia il vento ma noi no E se ci trasformiamo un po’ È per la voglia di piacere a chi c’è già o potrà arrivare a stare con noi Siamo così È difficile spiegare Certe giornate amare, lascia stare Tanto ci potrai trovare qui Con le nostre notti bianche Ma non saremo stanche neanche quando Ti diremo ancora un altro sì In fretta vanno via della giornate senza fine Silenzi, che familiarità E lasciano una scia le frasi da bambine Che tornano, ma chi le ascolterà E dalle macchine per noi I complimenti del playboy Ma non li sentiamo più Se c’è chi non ce li fa più Cambia il vento ma noi no E se ci confondiamo un po’ È per la voglia di capire chi non riesce più a parlare Ancora con noi Siamo così, dolcemente complicate Sempre più emozionate, delicate Ma potrai trovarci ancora qui Nelle sere tempestose Portaci delle rose Nuove cose E ti diremo ancora un altro sì È difficile spiegare Certe giornate amare, lascia stare Tanto ci potrai trovare qui Con le nostre notti bianche Ma non saremo stanche Neanche quando ti diremo ancora un altro sì
Banana republic
Laggiù nel paese dei tropici Dove il sole è più sole che qua Sotto l’ombra degli alberi esotici E non t’immagini che caldo che fa’ Gli americani che espatriano Si ritrovano tutti quaggiù Alle spalle una storia impossibile E un amore che non conta più E poi verso sera gli vedi Tutti a caccia una donna e via Ti attraversano la notte a piedi Per truffare la malinconia E spendono più di una lacrima Su un bicchiere di vino e di Rhum E piangendo gli viene da ridere Ballo anch’io se balli tu. Laggiù nel paese dei tropici Certe volte fa freddo anche là Per un cuore che si è ammalato Nel paese della libertà Gli americani che espatriano Fanno il verso alla nostalgia Raccontandosi senza crederci Mille volte la stessa bugia E poi verso sera li vedi Tutti a caccia una donna e via Ti attraversano la notte a piedi Per truffare la malinconia E spendono più di una lacrima Su un bicchiere di vino e di Rhum E piangendo gli viene da ridere Ballo anch’io se balli tu.
L’isola che non c’è
Seconda stella a destra, questo è il cammino E poi dritto fino al mattino Poi la strada la trovi da te Porta all’isola che non c’è Forse questo ti sembrerà strano Ma la ragione ti ha un po’ preso la mano Ed ora sei quasi convinto che Non può esistere un’isola che non c’è E a pensarci, che pazzia È una favola, è solo fantasia E chi è saggio, chi è maturo lo sa Non può esistere nella realtà Son d’accordo con voi, non esiste una terra Dove non ci son santi né eroi E se non ci son ladri, se non c’è mai la guerra Forse è proprio l’isola che non c’è, che non c’è E non è un’invenzione E neanche un gioco di parole Se ci credi ti basta, perché Poi la strada la trovi da te Son d’accordo con voi, niente ladri e gendarmi Ma che razza di isola è? Niente odio né violenza, né soldati né armi Forse è proprio l’isola che non c’è, che non c’è Seconda stella a destra, questo è il cammino E poi dritto fino al mattino Non ti puoi sbagliare, perché Quella è l’isola che non c’è E ti prendono in giro se continui a cercarla Ma non darti per vinto, perché Chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle Forse è ancora più pazzo di te
Onda su onda
Che notte buia che c’è, povero me, povero me Che acqua gelida qua, nessuno più mi salverà Son caduto dalla nave, son caduto Mentre a bordo c’era il ballo Onda su onda il mare mi porterà Alla deriva In balia di una sorte bizzarra e cattiva Onda su onda mi sto allontanando ormai La nave è una lucciola persa nel blu Mai più mi salverò Sara, ti sei accorta? Tu stai danzando insieme a lui Con gli occhi chiusi ti stringi a lui Sarà ma non importa Stupenda l’isola è Il clima è dolce intorno a me Ci sono palme e bambù È un luogo pieno di virtù Steso al sole ad asciugarmi il Corpo e il viso guardo in faccia il paradiso Onda su onda il mare mi ha portato qui Ritmi, canzoni Donne di sogno, banane, lamponi Onda su onda mi sono ambientato ormai Il naufragio mi ha dato la felicità che tu Tu non mi dai Sara, ti sei accorta? Tu stai danzando insieme a lui Con gli occhi chiusi ti stringi a lui Sarà ma non importa Onda su onda il mare mi ha portato qui Ritmi, canzoni Donne di sogno, banane, lamponi Onda su onda mi sono ambientato ormai Il naufragio mi ha dato la felicità che tu Tu non mi dai Onda su onda il mare mi ha portato qui Ritmi, canzoni Donne di sogno, banane, lamponi Onda su onda mi sono ambientato ormai Il naufragio mi ha dato la felicità che tu Tu non mi dai
Sally
Sally cammina per la strada senza nemmeno Guardare per terra Sally è una donna che non ha più voglia Di fare la guerra Sally ha patito troppo Sally ha già visto che cosa Ti può crollare addosso Sally è già stata punita Per ogni sua distrazione o debolezza Per ogni candida carezza Tanto per non sentire l’amarezza Senti che fuori piove Senti che bel rumore Sally cammina per la strada, sicura Senza pensare a niente Ormai guarda la gente Con aria indifferente Sono lontani quei momenti Quando uno sguardo provocava turbamenti Quando la vita era più facile E si potevano mangiare anche le fragole Perché la vita è un brivido che vola via È tutto un equilibrio sopra la follia Sopra la follia Senti che fuori piove Senti che bel rumore Ma forse Sally è proprio questo il senso, il senso Del tuo vagare Forse davvero ci si deve sentire Alla fine un po’ male Forse alla fine di questa triste storia Qualcuno troverà il coraggio Per affrontare i sensi di colpa E cancellarli da questo viaggio Per vivere davvero ogni momento Con ogni suo turbamento E come se fosse l’ultimo Sally cammina per la strada, leggera Ormai è sera Si accendono le luci dei lampioni Tutta la gente corre a casa davanti alle televisioni Ed un pensiero le passa per la testa Forse la vita non è stata tutta persa Forse qualcosa s’è salvato Forse davvero non è stato poi tutto sbagliato Forse era giusto così Forse, ma forse, ma sì Cosa vuoi che ti dica io? Senti che bel rumore
Dedicato
Ai suonatori un po’ sballati Ai balordi come me A chi non sono mai piaciuta A chi non ho incontrato Chissà mai perché Ai dimenticati, ai playboy finiti E anche per me A chi si guarda nello specchio E da tempo non si vede più A chi non ha uno specchio E comunque non per questo non ce la fa più A chi a ha lavorato A chi è stato troppo solo E va sempre più giù A chi ha cercato la maniera E non l’ha trovata mai Alla faccia che ho stasera Dedicato a chi ha paura E a chi sta nei guai Dedicato ai cattivi Che poi così cattivi non sono mai Per chi ti vuole una volta sola E poi non ti cerca più Dedicato a chi capisce quando il gico finisce E non si butta giù Ai miei pensieri, a com’ero ieri E anche per me E questo schifo di canzone non può mica finire qui Manca giusto un’emozione, dedicato all’amore Lascia che sia così Ai miei pensieri, a com’ero ieri E anche per me Ai miei pensieri, a com’ero ieri E anche per me
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