Braillepad: la nuova app per Iphone

Video: Conferenza stampa del 21 febbraio 2013 all'UICI Firenze. Presentazione dell'App BraillePad Dell'Ing. Claudio Guida

 

 

Rassegna stampa:

La Nazione (Firenze)

Per chi non ha problemi di vista, utilizzare la tastiera dell’IPhone è un gioco da ragazzi. Invece per un non vedente scrivere una mail, o anche un semplice sms, diventa molto difficoltoso.

Ma adesso è nata un’applicazione rivoluzionaria grazie alla quale lo schermo touchscreen si trasforma magicamente in una dattilobraille. A mettere a punto l’innovativa app è stato il fiorentino Claudio Guida, ingegnere informatico ipovedente. “Per noi questa app rappresenta la rinascita:

il connubio tra il Braille e la tecnologia dà nuova vita ad un’invenzione che, nata quasi due secoli fa, ci ha finalmente consentito di essere cittadini tra cittadini”, ha detto il presidente provinciale Uici Antonio Quatraro. BraillePad, questo il nome dell’app, può essere scaricata gratuitamente. “In questo modo, invece di digitare con un dito ciascuna lettera, si può inserire, in un colpo solo, la combinazione di punti Braille necessaria per scrivere. Si risparmia tempo e possiamo condividere i nostri pensieri via sms, mail, Facebook e Twitter”, spiega Guida. La sua prima app è nata ad ottobre, dopo due mesi di lavoro. Adesso siamo alla versione 2.5, ma tra un mese arriverà la 2.6, molto più veloce. Con l’occasione, Quatraro ha anche rivolto un appello alle istituzioni affinchè “il centro di consulenza tiflodidattica, avamposto della cultura dei ciechi, possa continuare a vivere”.
“La Regione farà il possibile per mantenere questo fondamentale presidio”, ha assicurato la responsabile della stamperia Braille della Regione Toscana, Susanna Rossi.

 

Basta una app e lo schermo diventa Braille  La funzionalità è stata valutata da utenti di tutto il mondo attraverso spazi virtuali di ‘universal access´.  Un ingegnere fiorentino ha creato il software che divide la tastiera in sei punti sensibili per i non vedenti  FIRENZE. Inviare un semplice sms, una e-mail di lavoro o condividere uno status su Facebook. Piccoli gesti della nostra quotidianità, che ci permettono di comunicare, socializzare, far parte, attivamente, di un mondo sempre più tecnologico che costringe, o invita, a cambiare e modificare le nostre abitudini. Gesti semplici, come scrivere un tweet di 140 caratteri o memorizzare un appunto nel blocco note virtuale, diventati, di volta in volta quasi banali. Ma anche scrivere un messaggio, con i nuovi smartphone con touchscreen, cioè senza tastiera fisica, può essere un´attività per niente facile per chi ha problemi di vista o è non vedente. «Sull´iPhone non ci sono più i tastini – racconta l´ingegnere Claudio Guida, informatico ipovedente – ha una superficie piatta e scrivere è più difficile perché non ci sono riferimenti tattili». Un´operazione semplice che diventa estenuante, laboriosa e stancante: «L´iPhone ha un sistema interno, il Voice Over – spiega Guida – un programma di digitazione a tocco che pronuncia lettera per lettera ciò che si tocca, ma in questo modo anche scrivere una e-mail di lavoro porta via tantissimo tempo». Ma grazie alla passione e all´intuizione dell´ingegnere fiorentino anche chi non vede potrà digitare, più facilmente, sull´iPhone. Basta scaricare gratuitamente, nell´Apple Store, una applicazione che trasforma lo schermo touchscreen in una vera e propria dattilobraille.  «La app si chiama BraillePad – racconta Guida, 34 anni e laureato in ingegneria informatica all´Università di Firenze – lo schermo è diviso in sei grandi aree, che corrispondono ai sei punti con cui vengono rappresentati i simboli dell´alfabeto comune nel sistema Braille, inclusi numeri, punteggiatura, note musicali e qualsiasi altro alfabeto conosciuto».  «E´ come una nuova primavera, la primavera che ritorna – racconta Antonio Quatraro, presidente dell´Unione italiana ciechi e ipovedenti di Firenze – il connubio tra Braille e la tecnologia per noi significa dare nuova vita a un´invenzione nata quasi due secoli fa». Un´invenzione progettata dall´ingegnere fiorentino già nell´agosto scorso. «Ho lanciato la prima versione a ottobre, dopo mesi di lavoro – racconta Guida – tra qualche giorno uscirà la 2.6, molto più veloce nella scrittura e senza alcune imperfezioni che mi erano state segnalate dagli utenti e dai tester del gruppo Google "universal access". Uno spazio sul web dove non vedenti e ipovedenti possono confrontarsi sull´accessibilità delle tecnologie e sui modi di velocizzare piccole pratiche quotidiane. «C´è chi pensa che bisogna utilizzare il sistema fornito da Apple – racconta l´ingegnere informatico – e chi ha accolto con soddisfazione la mia app». Un lavoro autonomo, ma anche condiviso: «Mi piace far testare il mio lavoro per migliorarlo – spiega Guida – una app non deve rallentare ma aiutare, altrimenti non ha senso». Una nuova vita per il Braille che permette, per il suo inventore, di superare numerose difficoltà: «E´ come i musicisti non vedenti che imparano a suonare il pianoforte tramite la distanza tra i tasti. Serve solo un po´ di pratica e poi sarà come usare un iPhone a tutti gli effetti».  Scrivere, salvare, condividere sono gli elementi alla base dell´app per non vedenti. «Ci sono i principali social network – spiega l´inventore – oppure è possibile copiare un testo negli appunti e usarlo con qualsiasi altra applicazione». Per gli ipovedenti, invece, Guida ha creato una sezione dove è possibile disegnare le lettere che poi saranno riconosciute dall´applicazione e convertite in testo. «Dopo quattro mesi dalla mia è stata lanciata un´altra app simile – racconta Guida – ma al costo di 15 euro. Ed è impensabile, l´accessibilità non dovrebbe essere fatta pagare». Programmatore per passione, centralinista per lavoro Claudio Guida ha lavorato, per due anni, come ricercatore all´Università di Firenze.«Scelsi di fare ingegneria a 12 anni – racconta, emozionato – contro tutto e contro tutti che me la sconsigliavano per i miei problemi di vista». All´Università con il suo gruppo di ricercatori ha creato BusAlarm, un prototipo che permette, installato su un iPhone, di riconoscere l´arrivo di un autobus e indicarne il modello e il numero. «Per ora resta solo un esperimento – racconta – nessuno si è fatto ancora avanti». 

di GERARDO ADINOLFI

FIRENZETODAY Fiorentino inventa app per ciechi: Braille su iPhone „ Braille su iPhone per aiutare i ciechi: app inventata da un fiorentino Un ingegnere ipovedente, Claudio Guida, ha inventato un'applicazione per aiutare i ciechi nell'utilizzo del telefono. L'app è scaricabile dall'Apple Store gratuitamente di Redazione – 21 febbraio 2013 “

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Fiorentino inventa app per ciechi: Braille su iPhone

„ C'è una nuova app disponibile sull'IPhone. Non si tratta di giochini o diversivi, stavolta la cosa è seria e davvero utile. Si perché questa volta si tratta di un'applicazione per aiutare i ciechi all'utilizzo del telefono. È il linguaggio Braille infatti a Sbarcare sull'IPhone. A mettere a punto la novità, chiamata 'BraillePad' e gratuitamente scaricabile dall'apple store, è stato un ingegnere informatico ipovedente di Firenze, Claudio Guida. In pratica, grazie alla app, è possibile utilizzare sull'Iphone il tipico sistema della scrittura Brail, la tecnica 'multidita', trasformando lo schermo touchscreen in una vera e propria 'dattilobraille': invece di digitare con un dito ciascuna lettera, con BraillePad si può inserire, in un colpo solo, la combinazione di punti Braille necessaria per scrivere. Così la digitazione si velocizza e in più, una volta scritto il testo, BraillePad permette di condividerlo agevolmente tramite sms, mail o sui social network Facebook e Twitter. L'applicazione permette anche di copiare lo scritto in braille negli 'appunti' e di usarlo con qualsiasi altro programma. "Nella sua prima incarnazione BraillePad – racconta Guida – è nato a ottobre, dopo due mesi di lavoro. Adesso sono alla versione 2.5, ma tra un mese arriverà la 2.6, molto più veloce. Fino alle versione 2 ho fatto tutto da solo, mentre per le successive mi sono confrontato con un gruppo Google 'universal access' che riunisce una comunità di non vedenti che si danno reciprocamente consigli su come usare i prodotti Apple".

FIRENZE OGGI: Firenze – A inventare questa nuova applicazione per lo smartphone l'ingegnere ipovedente fiorentino Claudio Guida. La nuova app per aiutare i ciechi nell'uso del cellulare si chiama "BraillePad". Consiste nell'utilizzare la scrittura Braille anche in stile "touch": lo schermo si trasforma in una dattilobraille e attraverso la tecnica "multidita" sarà possibile digitare la combinazione di punti Braille necessaria per scrivere. Tra gli obiettivi quello di velocizzare la digitazione e di poter condividere agevolmente il testo scritto tramite sms, Facebool e Twitter. Il testo scritto in braille, inoltre, può essere copiato negli appunti e usato per qualsiasi altro programma. L'inventore ha spiegato che il progetto è nato a ottobre con la versione 2.5, poi è passato a quella 2.6. Successivamente Guida racconta di essersi avvalso di una collaborazione confrontansosi con un gruppo Google "universal access" che riunisce una comunità di non vedenti che si danno reciprocamente consigli su come usare i prodotti Apple.

VIRGILIO Braille diventa app e sbarca su iphone 'braillepad', opera di un ingegnere fiorentino

(ANSA) – ROMA, 21 FEB – Il Braille diventa un'app e sbarca sull' IPhone per aiutare i ciechi nell'utilizzo del telefono. A mettere a punto la novità, chiamata 'BraillePad' e gratuitamente scaricabile dall'apple store, è stato un ingegnere informatico ipovedente di Firenze Claudio Guida. Grazie alla app, è possibile utilizzare sull'Iphone il tipico sistema della scrittura Brail, la tecnica 'multidita', trasformando lo schermo touchscreen in una vera e propria 'dattilobraille'.

MET.PROVINCIA.FI IL BRAILLE SBARCA SULL’IPHONE Rivoluzionaria app pensata per i non vedenti. L’ha realizzata un ingegnere fiorentino ipovedente Anche chi non vede può digitare sull’IPhone. Questo grazie ad un’innovativa applicazione messa a punto dal fiorentino Claudio Guida, ingegnere informatico ipovedente. Grazie a BraillePad – questo il nome dell’app che si può scaricare gratuitamente, – è possibile utilizzare lo schermo touchscreen come una vera e propria dattilobraille. Invece di digitare con un dito ciascuna lettera, con l’app si può inserire, in un colpo solo, la combinazione di punti Braille necessaria per scrivere. Risultato: la digitazione si velocizza moltissimo. Non solo. Una volta scritto il testo, BraillePad permette di condividerlo nei modi più comuni, ovvero tramite sms, mail o i social network, in primis Facebook e Twitter. Non solo. Lo scritto può essere copiato negli ‘appunti’ e usato con qualsiasi altra applicazione. La novità è stata presentata stamani, nella sede dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Firenze, alla presenza del presidente provinciale Antonio Quatraro, dell’ingegner Guida e della responsabile della stamperia Braille della Regione Toscana, Susanna Rossi. Finora, per chi ha problemi di vista usare la tastiera dell’IPhone non era semplicissimo. “Essendo virtuale, la tastiera per noi è difficile da memorizzare”, riflette Quatraro. Per fortuna ancora una volta in soccorso dei ciechi arriva il Braille, linguaggio perfettamente conosciuto da Guida, che si è laureato con una tesi sulla computer vision. Ebbene, l’ingegnere ha messo a punto un sistema capace di trasferire la ‘tecnica di scrittura multidita’, ben nota a chi utilizza le macchine meccaniche per la scrittura Braille, sull''IPhone. Il Braille è un sistema di puntini (da 1 a 6) con cui vengono rappresentati i simboli dell'alfabeto comune, incluse le punteggiature, i numeri, le note musicali, e qualunque alfabeto conosciuto. Per produrre questi puntini, che vengono incisi sulla carta, esiste una macchina munita di sei tasti, tanti quanti sono i puntini possibili. Ecco, Guida ha avuto la geniale intuizione di riprodurre questo meccanismo sull’Iphone. Proprio oggi si celebra la giornata nazionale del Braille, la cui invenzione risale a quasi 200 anni fa. “La possibilità di leggere e di scrivere è stata per noi ciechi la prima grande rivoluzione, che ci ha portato dalla mendicità alla laurea, dalla inabilità giuridica alla possibilità di essere cittadini fra cittadini”, dice Quatraro. Che aggiunge: “La seconda rivoluzione per noi ha coinciso con l'introduzione del computer, che riduce la necessità di mediazione esterna. L'informazione digitale ci permette di accedere in tempo reale alla maggior parte delle notizie disponibili. Adesso, il connubio tra il Braille e la tecnologia per noi significa dare nuova vita ad una invenzione nata quasi due secoli fa. E' come una nuova primavera; la primavera che ritorna!”. “La mia prima app – racconta Guida, – è nata a ottobre, dopo due mesi di lavoro. Adesso sono alla versione 2.5, ma tra un mese arriverà la 2.6, molto più veloce. Fino alle versione 2 ho fatto tutto da solo, mentre per le successive mi sono confrontato con un gruppo Google ‘universal access’ che riunisce una comunità di non vedenti che si danno reciprocamente consigli su come usare i prodotti Apple. Creare un nuovo dispositivo tecnologico seguendo i suggerimenti dei futuri utenti è stato davvero emozionante”. 21/02/2013 16.01 Non-profit in provincia di Firenze

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