Care socie e cari soci,
una delegazione della nostra sezione territoriale ha partecipato all’incontro che si è tenuto lo scorso 28 maggio presso il Museo Galileo nel quale è stato presentato il progetto /SOMA/, promosso dal dipartimento di fisica ed astronomia dell’Università degli Studi di Firenze in collaborazione con il Museo Galileo, il Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini”, l’E.N.S , U.I.C.I. Firenze e U.I.C.I. Prato.
Il progetto è volto a rendere le opere d’arte visiva accessibili anche attraverso il tatto, l’olfatto e l’udito, con particolare attenzione all’esperienza delle persone ipovedenti e non vedenti.
La tecnica che si intende utilizzare è quella della Sensory Substitution, ovvero la capacità di trarre informazioni e provare emozioni anche attraverso sensi diversi dalla vista e la ricerca di un metodo che consenta di sviluppare la neuroestetica
In questa prima fase, il team di ricerca – coordinato dalla Dott.ssa Anna Maria Monciatti – sta raccogliendo testimonianze attraverso interviste individuali con procedure non invasive (ad esempio ecg), della durata di circa un’ora, che si svolgeranno a Firenze e a Prato.
Durante le interviste verrà posto l’accento sulle esperienze relative alle visite sensoriali svolte in precedenza ed alle emozioni che queste hanno suscitato nella persona intervistata.
Chi fosse interessato a partecipare alle sessioni di Firenze, può inviare una iniziale manifestazione di interesse scrivendo una mail all’indirizzo: uicfi@uici.it [1]
Cordiali saluti
La segreteria UICI Firenze
Se non desideri ricevere comunicazioni di questo tipo in futuro puoi disiscriverti cliccando qui [2]
una delegazione della nostra sezione territoriale ha partecipato all’incontro che si è tenuto lo scorso 28 maggio presso il Museo Galileo nel quale è stato presentato il progetto /SOMA/, promosso dal dipartimento di fisica ed astronomia dell’Università degli Studi di Firenze in collaborazione con il Museo Galileo, il Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini”, l’E.N.S , U.I.C.I. Firenze e U.I.C.I. Prato.
Il progetto è volto a rendere le opere d’arte visiva accessibili anche attraverso il tatto, l’olfatto e l’udito, con particolare attenzione all’esperienza delle persone ipovedenti e non vedenti.
La tecnica che si intende utilizzare è quella della Sensory Substitution, ovvero la capacità di trarre informazioni e provare emozioni anche attraverso sensi diversi dalla vista e la ricerca di un metodo che consenta di sviluppare la neuroestetica
In questa prima fase, il team di ricerca – coordinato dalla Dott.ssa Anna Maria Monciatti – sta raccogliendo testimonianze attraverso interviste individuali con procedure non invasive (ad esempio ecg), della durata di circa un’ora, che si svolgeranno a Firenze e a Prato.
Durante le interviste verrà posto l’accento sulle esperienze relative alle visite sensoriali svolte in precedenza ed alle emozioni che queste hanno suscitato nella persona intervistata.
Chi fosse interessato a partecipare alle sessioni di Firenze, può inviare una iniziale manifestazione di interesse scrivendo una mail all’indirizzo: uicfi@uici.it [1]
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[1] mailto:uicfi@uici.it [2] uicifirenze.voxmail.it/upr/pvnmc4/hvan72u/unsubscribe?_m=xmyxgw&_d=A54&_t=6109dd3d