DIDA – Sintesi progetto

 

 

 

 

Per tutta la durata del progetto, i giovani con disabilità visiva svolgeranno due attività principali:

  1. Realizzazione di almeno 9 azioni di sensibilizzazione civica e culturale per approfondire il tema della disabilità visive. Queste azioni avranno la forma di “Cene al buio” alle quali le comunità locali saranno invitate a partecipare.

Il concetto di Cena al buio: in una stanza completamente buia, le persone consumeranno un pasto, servite e guidate da camerieri non vedenti (i giovani organizzatori di questo progetto). Grazie a ciò, le persone sperimenteranno l’uso dei restanti sensi (eccetto la vista).

Per animare la cena, i ragazzi con disabilità visiva organizzeranno giochi e attività per sensibilizzare gli ospiti alle disabilità visive. Queste attività saranno utili per spiegare come gestiscono le attività della vita quotidiana come cucinare o stirare, ma anche come riescono a lavorare o studiare utilizzando il computer e le tecnologie assistive. Grazie a queste attività, gli ospiti vedenti capiranno come sia possibile affrontare un problema visivo e capiranno anche le difficoltà che le persone con disabilità visiva affrontano quotidianamente, ad es. per strada o utilizzando i mezzi di trasporto locali. Questi argomenti porteranno a discussioni su temi di interesse dell’Unione Europea come l’accessibilità dei trasporti pubblici o l’importanza di costruire siti web o app accessibili per consentirne l’utilizzo da parte di persone con disabilità visiva. Pertanto, i giovani organizzatori amplieranno il concetto di “Cena al buio”, includendo attività non formali per promuovere la conoscenza e la consapevolezza della comunità locale sulla disabilità in generale e sulla disabilità visiva in particolare. Questa azione di sensibilizzazione porterà, quindi, a una migliore comprensione della disabilità e a una migliore inclusione sociale di questo gruppo di persone in quanto i pregiudizi cadranno.

  1. Sviluppo di un opuscolo multilingue e accessibile agli utenti di screen reader, per illustrare come organizzare azioni di sensibilizzazione civica e culturale sul tema della disabilità visiva. Il libretto (circa 30 pagine in: Italiano, Inglese, Francese e Spagnolo) conterrà informazioni, suggerimenti e attività non formali che altri giovani con disabilità visiva da tutta l’Unione Europea (e oltre) potranno utilizzare per implementare questo tipo di azioni di sensibilizzazione. Il libretto sarà il risultato dell’esperienza acquisita durante il corso del progetto.

Partecipanti del gruppo

I giovani con disabilità visiva che organizzano questo progetto si conoscono da diversi anni in quanto fanno parte del gruppo giovanile dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Firenze. Tutti desiderano migliorare la considerazione delle persone, localmente e dell’Unione Europea nei confronti delle persone con disabilità al fine di migliorare la loro inclusione sociale e combattere i pregiudizi e gli stereotipi. Questo è il motivo per cui avevano deciso di avviare questo progetto con il supporto dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Firenze.

Profilo e contributo al progetto

Alberto Tomberli è un ragazzo non vedente di 20 anni. Studia lingue e letterature straniere presso l’Università degli Studi di Firenze. È un buon calciatore cieco (quest’anno ha partecipato al Campionato Europeo rappresentando la squadra nazionale italiana insieme ad altri calciatori non vedenti). Sosterrà lo sviluppo del libretto grazie alle sue competenze in lingue straniere (Inglese e Francese) e sarà responsabile della valutazione degli eventi creando e distribuendo la scheda di valutazione e la preparazione del rapporto di valutazione finale.

Alessia Mereu è una ragazza cieca di 20 anni. Studia fisioterapia all’Università di Firenze. È appassionata di tecnologie digitali e social media; si prenderà, quindi, cura della promozione del progetto e della promozione di azioni di sensibilizzazione sui canali social. Sarà anche responsabile della diffusione generale e della visibilità del progetto sui social media.

Marika Riggio è una ragazza cieca di 26 anni, diventata completamente non vedente 4 anni fa (in precedenza era ipovedente). È laureata in fisioterapia e adora intrattenere le persone. Lei è una ottima cuoca ed è appassionata di pulizie. Porterà la sua precedente esperienza nelle azioni di sensibilizzazione nelle scuole e, grazie alle sue competenze, lei sarà responsabile della logistica (preparazione della sala, contatti con la ristorazione, ecc.).

Giulia Polito è una ragazza ipovedente di 28 anni. È laureata in lingue e letterature straniere all’Università di Firenze ed è appassionata di lingue straniere. Aveva studiato inglese, francese e giapponese. Porterà la sua precedente esperienza nelle azioni di sensibilizzazione nelle scuole insieme ad altri giovani dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. In questo progetto, sarà responsabile della traduzione in francese e inglese del libretto, grazie alle sue competenze in lingue straniere. Inoltre, essendo l’unica persona che ha una minima risorsa visiva, si occuperà della progettazione grafica e della struttura dei volantini e del libretto.

Vanessa Fazzolari è una ragazza cieca di 27 anni nata in Venezuela. È laureata in letteratura italiana. Grazie alle sue origini, sarà responsabile della traduzione in spagnolo del libretto.
Sarà inoltre responsabile della promozione e del marketing delle azioni di sensibilizzazione, nonché della diffusione e visibilità del progetto.

Oltre a questi contributi specifici al progetto, tutti insieme, i giovani organizzatori con disabilità visiva serviranno durante i pasti e guideranno e realizzeranno le attività durante le Cene al Buio.

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